RIFIUTI LAZIO: L’ILLEGALITA’ AL SERVIZIO DELL’EMERGENZA PIANIFICATA?

CONDANNATO CERRONI AVANTI CON IL PIANO POST-CERRONI: SCOPRI LA DIFFERENZA
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Da quando sono state chiuse Cupinoro e Inviolata, due discariche modello Malagrotta, altamente inquinanti, aperte tramite pratiche irregolari, vietate dalle norme europee e oggetto di sanzione, e con attività illecite sotto indagine della magistratura, l’amministrazione Regionale non ha fatto altro che cercare la “soluzione per rimettere le cose a posto”.
Adesso il presidente Zingaretti e l’assessore Civita, che già in coppia alla Provincia di Roma e avevano dato esempio di vicinanza alle logiche di gestione “Cerroni style”, hanno stanziato tre milioni di euro in favore dei 74 comuni della provincia di Roma che conferivano nelle discariche di Cupinoro a Bracciano e Inviolata a Guidonia Montecelio, come contributo straordinario per i maggiori costi sostenuti per il trasporto e trattamento dei rifiuti in siti alternativi. I Sindaci ringraziano.
Significa che con soldi pubblici, presi dal bilancio regionale, invece di essere spesi per tutelare salute e ambiente e per attuare un ciclo virtuoso e la bonifica delle discariche inquinanti, la Regione finanzia Comuni inadempienti. Era noto da tempo che le discariche non avrebbero potuto accogliere rifiuti non trattati dopo il 31 ottobre 2013. I Comuni che hanno continuato come niente fosse, a portare rifiuti non trattati nelle discariche di Cupinoro e Inviolata, avrebbero dovuto essere sanzionati, accompagnati ad una gestione rigorosa del ciclo dei rifiuti (riduzione, riciclo, recupero…) Invece vengono rimborsati! Viene calpestata la legge e con soldi dei cittadini si vuole premiare chi pratica irregolarità e illegalità.
Oggi, con dirigenti-funzionari-pubblici sotto processo insieme a dirigenti-funzionari-privati di Cerroni, condannato ad un anno, con gli impianti sotto sequestro, quale piano rifiuti è stato adottato? Quanto è migliorata la situazione della gestione rifiuti? Quanto aumentata la raccolta differenziata? Cosa hanno fatto o si preparano a fare il sindaco Marino, il presidente Zingaretti, l’assessore Civita?
Si prepara il meglio del peggio: ecco il post Cerroni!
Cupinoro, invece di essere bonificata e messa in sicurezza dopo decenni di sversamenti, illeciti e irregolarità, dal momento che risulta difficile poterla riaprire “legalmente” sarà oggetto di una decisione del Consiglio dei Ministri che dovrà decidere sul rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale disposta con decreto commissariale n. 46/2007 per aprire alla possibilità di una riapertura per le volumetrie residue (che sarebbero comunque già insufficienti) e successivamente da questa AIA per decreto, far derivare autorizzazioni e via libera per realizzare il POLO INDUSTRIALE dei RIFIUTI, con BIODIGESTORE e TMB da 135mila tonnellate… un piano faraonico gigantesco che nemmeno il “supremo” avrebbe osato sognare.
Inoltre si prepara una modifica all’articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006, il cosiddetto “codice dell’Ambiente” che diventa sempre più ammazza-ambiente, un decreto ad hoc per consentire la requisizione di impianti di proprietà della Co.la.ri. di Manlio Cerroni e per questo messi sotto sequestro, in particolare il Tmb di Valle Galeria, il tritovagliatore di Rocca Cencia.
Come dire che condannato Cerroni, si prosegue con il post-Cerroni. Non vedete la differenza?
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