DISCARICHE: EMERGENZA A OROLOGERIA

DISCARICHE: EMERGENZA A OROLOGERIA
Si può scaricare dal sito della Regione Lazio il documento che ha come oggetto:

www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_delibere/250181.doc

La lettura è molto interessante e – carta canta – racchiude il pensiero e le volontà dell’Assessore alle Politiche del territorio, Mobilità, Rifiuti (Michele Civita).
A parte il significato stesso di “contributo straordinario” (3 milioni di euro!) concesso a Comuni premiati in quanto inadempienti, che a quanto risulta avrebbero conferito rifiuti non trattati nelle discariche, pratica irregolare vietata dalle norme europee.
Ci sono diversi altri passaggi molto interessanti.
Su Cupinoro si prende atto che al procedimento di rinnovo è stato acquisito il parere della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici in materia di vincolo paesaggistico derivante dalla presenza di usi civici nel compendio che ospita la discarica. L’Assessore Civita aveva finora sempre negato che la discarica fosse su terreni gravati da uso civico.
Inoltre, il documento esplicita che questa “situazione di emergenza ambientale… si profila per un periodo temporale estremamente limitato” perché si confida tra l’altro nella rapida conclusione della Conferenza dei Servizi per il rinnovo della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), della discarica sita in loc. Cupinoro nel Comune di Bracciano.
Le considerazioni esplicitano che la pendenza del rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) connesso alla gestione della discarica sita in loc. Cupinoro nel Comune di Bracciano (RM) condiziona il rilascio dell’autorizzazione dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB).
In conclusione, la lettura di questo documento permette di riconoscere il progetto che per Cupinoro non prevede la bonifica ma la riapertura per volumetrie residue (su terreni vincolati da usi civici), per fare in modo che il sito (che sarebbe così bollato come ambientalmente e paesaggisticamente compromesso) venga autorizzato ad ospitare un bell’impiantone TMB (di scala gigante rispetto alle esigenze del bacino).
Infatti sarebbe pronto per “servire” alle esigenze di ROMA come esplicitato nella nota prot. N. 57172 del 30/01/2014 della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti, indirizzata a tutti i Comuni del Lazio, avente ad oggetto “Mancata autosufficienza di trattamento e smaltimento rifiuti urbani indifferenziati”, nella quale si ricorda quanto riportato al Paragrafo 7.2 del Piano Rifiuti “in caso di carenza impiantistica, in attesa dell’autosufficienza dell’ATO, l’ATO deficitario può utilizzare impianti presenti in altri ATO, fermo restando il principio di prossimità”
C’è solo da aspettare, tengono tutto a tacere per qualche tempo ancora, poi ricomincia l’emergenza ad orologeria.
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